Norberto Martini

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Norberto Martini

Norberto Martini nasce a Firenze nel 1940-2007. La sua grande passione per la musica gli consentirà di vincere una borsa di studio che lo porterà a Palermo per tre anni, dove tuttavia non abbandona mai la sua passione pittorica. Finito gli studi e tornato a firenze, dove frequenta lo studio di suo zio scultore, Martini lascia la musica e si dedica completamente alla pittura figurativa classica. Negli anni ’70 inizia a dipingere i suoi famosi chierichetti che lo renderanno famoso in tutto il mondo. Recensioni “…Pittura vivace…Non soltanto nei colori che accendono variamente l’espressione ma anche nel segno che ne esalta il movimento: una dinamica incontenibile in cui si animano i personaggi e le cose e che si estende agli elementi decorativi, all’ambiente, sfumandone la consistenza in indefinite e vaporose volute… E’ La fantasia che … diviene padrona assolute della rappresentazione… Tutta l’azione descritta dal pittore è coinvolta in un ritmo musicale che alterna cadenze diverse, dal pacato al frenetico… Martini è infatti cantante lirico e le frequenti riproposte delle grandi in cui rivono brani delle opere più famose… fanno parte di una autobiografia lontana e filtrata tra i fatti di memoria… La pennellata schizzante e in perenne vibrazione è una tecnica scovata nella ricerca di un modo più acconcio ad esprimere il movimento delle masse o il concetto delle fughe verso spazi non più costretti dai muri di recinzione, verso utopiche libertà… Martini è ottimo pittore di sensazioni… legato alla suggestione dei colori che manovra al limite della magia…” Tommaso Paloscia, marzo 1994 “…Norberto Martini ci incanta con la vivace spensieratezza del suo mondo, fatto di meravigliosi giardini, di solenni scenografie teatrali, di antichi palazzi, di imponenti biblioteche. Luoghi popolati da fantasiosi, fulminei personaggi, soprattutto da scherzosi chierichetti che con la loro esuberanza ci introducono nella festosa, lirica suggestione di spazi immaginari, come apparizioni, alla scoperta di insospettati segreti nascosti nella nostra interiorità, da ascoltare attentamente, come le note di una musica…”